La celebrazione della ritualità quotidiana è per noi una missione seconda soltanto al rispetto dei materiali che acquistiamo e selezioniamo per la produzione. La natura da sempre cede all’uomo eredità preziose che è doveroso valorizzare e rispettare. I palchi dei cervidi, le corna di antilope o di bufalo, le zanne di facocero, concludono assieme agli animali un naturale percorso di vita, che nel caso dei cervi coincide con una fase di stagionale rinascita. Ogni prezioso frammento è frutto della raccolta di quanto la natura è disposta a donare, rispettando l’autentico percorso biologico degli animali. Doni, non trofei, la cui raccolta all’interno di riserve naturali diventa fonte di lavoro per le popolazioni locali.

Un ciclo puro e primordiale che ci impegniamo a rendere immortale attraverso le mani ed il sapiente lavoro artigiano; ogni venatura, ogni colore, ogni particolare unico che la natura ha impresso nella materia è un nuovo punto di partenza per la creazione di un prodotto capace di donargli una seconda esistenza.
La lavorazione asseconda l’anima del prodotto, che in seguito ad un lavoro di “riscoperta” delle sue naturali peculiarità, viene levigato e lucidato per esaltarne l’unicità senza intaccarla in alcun modo.

Reperite allo stato grezzo nei paesi di origine e conformi alle norme veterinarie ed ambientali vigenti nel pieno rispetto della C.I.T.E.S (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), queste straordinarie appendici naturali portano a termine una prima stagione di vita per diventare linfa di una nuova coltura e cultura che rivaluta la ricchezza dell’ambiente e dei suoi doni. Il nostro impegno è quello di “piegare” l’artigianalità alla natura. Non viceversa.